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Occhiali da sole Persol 3056 958 71

Occhiali da sole Persol 3056 958 71

Persol 3056 958 71, Occhiale da sole Persol 3056 958 71: Montatura in Celluloide (plastica) Blu, Lenti Sfumate Grigie,con il marchio Persol inciso sulla lente destra. La montatura è leggermente squadrata,ha una forma molto dolce e leggermente a gatto. Persol è Hand Made in Italy, cioè prodotto a mano in Italia, presso lo stabilimento storico di Lauriano nelle vicinanze di Torino, da Luxottica che acquisisce il marchio nel 1995 dalla famiglia Ratti. Specifiche Tecniche Colore Montatura: Blue Colore Lenti: Grey Gradient Materiale Montatura: Plastica Materiale Lenti: Cristallo Grandezza: Taglia 51 Lunghezza Aste: 140 mm Graduabile: SI

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La storia di Persol

dal 1917 ad oggi
1917-1930
Il sogno prende il volo
Nel 1917 a Torino, Giuseppe Ratti, già fotografo e proprietario dell’ottica Berry, inizia la sua avventura destinata a culminare in un successo internazionale: comincia, infatti – in un piccolo cortile di un’abitazione di via Caboto – a realizzare occhiali tecnicamente all’avanguardia, studiati per soddisfare le esigenze di comfort e protezione, oltre che di visione ottimale, di aviatori e piloti sportivi.
Nascono così gli occhiali Protector, realizzati con lenti rotonde affumicate, contornate di gomma e fissate alla testa da fasce elastiche, che verranno presto adottati dalle Forze Armate e dai piloti dell’Aviazione Militare Italiana.
Inizia da qui il fortunato percorso di una delle aziende italiane di maggiore successo: Ratti sceglierà negli anni successivi, per segnare il lieto evento, un simbolo di buon auspicio per la sua fabbrica, la Cicogna, l’uccello con le lunghe gambe che racchiude tra le ali le iniziali G.R. e che per molto tempo sarà il marchio di fabbrica di Giuseppe Ratti.
Nella dotazione degli eroi
Intuizione, genialità, innovazione e qualità fanno dei Protector gli occhiali di diverse aviazioni del mondo
compresa quella americana. Li indossano, in questi anni, assi dell’aviazione, dell’automobilismo e del motociclismo. Personaggi del calibro di D’Annunzio, De Pinedo, Ferrarin, Chiron, Nazzaro, Fangio, Opessi, Bolognini e Ghersi sono alcuni tra i più famosi utilizzatori di un prodotto in continua evoluzione.
Un battesimo davvero speciale quello riservato ai Protector dal maggiore Gabriele d’Annunzio (per il quale fu creato un modello su misura) e dal capitano Natale Palli il 9 agosto del 1918 nello storico volo su Vienna, nonchè da Francesco De Pinedo nella sua trasvolata atlantica durata ben 193 ore!
Un “Cinesino” quale immagine di un mito nascente
Dalla penna di un grande disegnatore, Eugenio Colmo, in arte Golia, prende vita nel 1920, il Cinesino che contraddistinguerà il negozio Berry di via Roma e accompagnerà, con le sue evoluzioni grafiche, l’occhiale per 50 anni nelle immagini pubblicitarie che caratterizzeranno i prodotti di Ratti, prima fra tutti la linea Persol che vedrà la luce in questi anni.
La straordinaria lente “brown”
Sempre negli anni ‘20 nasce anche la famosa lente di colore giallo-bruno, realizzata in cristallo neutro, prodotto con silice purissima, che sarà montata su tutti gli occhiali Persol. La sua particolarità è dovuta
ad uno speciale processo di lavorazione “in massa” che ne definisce la colorazione e garantisce un’altissima protezione dai raggi solari nocivi.
Protector: un concentrato di tecnologia alla conquista del mondo
È il 1924 e i Protector ottengono il primo di 14 brevetti internazionali! Composti di ben 41 pezzi che richiedono 43 diverse operazioni di montaggio, i Protector conquistano, nel 1927, anche il Dipartimento Militare della Svizzera. Ne vengono inviati inizialmente ben 200 paia, dopo un’attenta analisi da parte degli elvetici che interpellarono e si consultarono anche con comandi militari italiani e stranieri.
1930-1950
Per il sole: Persol
L’evoluzione successiva dei Protector, guidata dalla determinazione e dall’intuizione di voler creare un occhiale da sole davvero rivoluzionario per qualità e calzata, portò nel 1938 alla creazione del marchio Persol (ossia “per il sole” per sottolineare la funzione protettiva dai raggi solari).
Caratteristiche straordinarie di questo innovativo prodotto saranno, oltre al design pulito e alle lenti in cristallo, orgoglio di Persol, la Freccia – dettaglio funzionale e fregio estetico inconfondibile – ed il Meflecto, ossia un sistema studiato per rendere le aste flessibili con il fine di offrire il massimo comfort nella calzata.
Meflecto: la flessibilità al servizio di una perfetta calzata
Alla fine degli anni ‘30 viene introdotto il sistema Meflecto, ossia la prima asta flessibile al mondo, tuttora elemento distintivo del marchio Persol: un’asta resa flessibile grazie all’introduzione di cilindri di nylon o di metallo, intersecati da un’anima di acciaio inox, che dona un comfort assoluto, favorendo l’adattabilità ad ogni viso.
Nel segno del comfort
In questi anni viene creato anche Persol Victor Flex: un’applicazione del concetto del Meflecto, ossia un vero e proprio concentrato di tecnologia, un occhiale leggero e confortevole, dotato di un ponte flessibile (detto “ponte tre intagli”, brevettato e ancora oggi utilizzato nel mod. 649), che permette una comoda curvatura aumentando così l’aderenza al viso. Nei nuovi modelli un rinforzo metallico interno è, inoltre, applicato alle aste al fine di permetterne la regolazione sia in lunghezza sia in curvatura.
Un simbolo d’eccezione: la Freccia
Nel dopoguerra nasce la Freccia, l’inconfondibile simbolo di Persol: un attacco a cerniera che ha quale fregio decorativo una freccia sull’asta, ispirata dalla spada degli antichi guerrieri.
L’innovazione, nata dall’intuizione di Ratti in collaborazione con i suoi operai e tecnici, viene immediatamente brevettata in vari Paesi.
Numerose saranno le versioni della freccia (Victor, Invictor, ecc.) fino ad arrivare, attraverso evoluzioni e messe a punto tecniche ed estetiche successive, alla freccia “Supreme” che ancora oggi contraddistingue il marchio Persol. Dettaglio funzionale e fregio decorativo allo stesso tempo, la freccia porterà ben presto Persol ad essere riconosciuto (ed imitato!) in tutto il mondo per il suo particolarissimo stile.
1950-1970
Il modello 649 diviene leggenda
Nel 1957 nasce il modello 649, studiato per soddisfare le esigenze dei tranvieri di Torino che, guidando i vecchi tram aperti, avevano bisogno di un occhiale ampio per proteggersi dall’aria e dalla polvere.
L’originalità del suo design lo porta ad essere un occhiale di grande successo – copiato negli anni da numerosi concorrenti – fino ad essere consacrato a leggenda nel 1961 quando Marcello Mastroianni lo indossa nel film “Divorzio all’italiana”.
Un modello, il 649, ancor oggi estremamente attuale e presente in collezione, protetto da numerosi brevetti e marchi registrati, che rappresenta il simbolo per eccellenza del design Persol.
Per la sua particolarità, è infatti inserito nel volume francese del 1992 “Qualità: scene d’objets à l’italienne” tra gli oggetti nazionali più rappresentativi del genio creativo italiano di ieri e di oggi.
Nel 1995 il modello 649 viene scelto per rappresentare la relazione esistente tra moda, design e tecnologia e viene esposto alla mostra “Fra Moda e Design, linea infinita” presso la Triennale di Milano accanto alle creazioni di Armani, Cartier, Mary Quant, Prada, Rolex, Samsonite, Valentino e molti altri.
E nel 2004, questi occhiali, sono esposti a Firenze alla mostra “Excess. Fashion & Underground negli anni ‘80” dove sono presenti accanto ad una variegata raccolta di elementi della cultura pop contemporanea, a testimonianza dell’intramontabilità di un mito.
Ricerca ed espansione
Negli anni ‘60 Persol diventa un vero e proprio vanto per l’industria italiana. Viene aggiunta anche la produzione di occhiali da lavoro, i Labor, occhiali protettivi per saldatura, con filtri specifici per diversi utilizzi. Una linea che vive di ricerca e di specializzazione, che racchiude in sè oltre 35 brevetti internazionali e che porta il nome di Persol nei primi posti dell’industria ottica mondiale.
Il 1962 è poi l’anno della conquista del mercato statunitense (prima di allora Persol forniva tuttavia il modello “quattro vetri” direttamente alla NASA).
In questi anni, Persol viene sempre più indossato da grandi personaggi del nostro tempo, non solo piloti e sportivi ma divi del cinema e dello spettacolo come Greta Garbo e Steve McQueen, per esempio, che scelgono Persol sia sul set che nella vita di tutti i giorni.
1980 ad oggi
La ricerca quale base della perfezione tecnologica
Gli anni ‘80 perpetuano la grande attenzione che da sempre Persol riserva all’innovazione tecnologica e alla cura dei propri prodotti e delle lenti. Partecipa infatti a diverse spedizioni per testare le lenti ad alta quota e nel deserto, verificandone così le performance e la protezione in condizioni estreme, oltre a sperimentare l’utilizzo di materiali innovativi e a verificare l’effetto dei raggi solari sull’occhio umano.
Tra gli anni ’80 e ‘90 troviamo quindi i Persol impegnati in diverse escursioni nelle condizioni più estreme, dalla spedizione alle isole Svalbard nella Norvegia settentrionale alla sponsorizzazione e partecipazione a diverse edizioni della durissima gara Parigi-Dakar, all’equipaggiamento di un intero team in occasione del Rally dei Faraoni nel 1991.
In Siberia, a Vorkuta oltre il 75° parallelo, a 65° sotto zero, gli astronauti russi paracadutati per esercitazioni di sopravvivenza, erano equipaggiati con occhiali Persol dotati di lenti multistrato e polarizzate.
Ma non solo: l’escursionista Enrico Rosso indossa i Persol nell’89 nell’ascensione alla cima himalayana Kun, la Montagna di sale (m. 7087) nel Kashmir indiano. Insieme a lui c’è il medico oculista Paolo Gugliermina che si occupa della sperimentazione oculare e al suo ritorno riporterà che nessuno degli uomini della spedizione ha lamentato alcun fastidio grazie alla protezione delle lenti Persol specificamente messe a punto per la missione.
Altre spedizioni sull’Himalaya, tra le quali quella sul Cho Oyu, la “Dea dei Turchesi” a metri 8201 nell’Himalya centrale, avranno luogo in questi primi anni ‘90 grazie anche alle prestazioni dei Persol: banchi di prova in collaborazione con personalità indiscusse dell’alpinismo come Reinhold Messner, che hanno permesso di effettuare studi e test ottici importantissimi sulla qualità delle lenti Persol.
Lo stile Persol per lo sport
Dal grande bagaglio di informazioni accumulate accato agli sportivi, nel 1990 nasce “Persol Sport” una linea creata per proteggere gli occhi di chi pratica un’attività sportiva. In questi anni l’immagine di Persol si lega, tra l’altro, a personaggi del mondo dello sci come Alberto Tomba (testimonial Persol dal 1991 al 1994) e della Formula 1 come Jean Alesi (testimonial negli anni 1996-97).
I testimonial femminili
L’immagine femminile Persol è affidata, nei primi anni ‘90, ad una grande attrice: Ornella Muti, per la quale Persol creò appositamente un occhiale di grandissimo successo (il modello 830) e successivamente, negli anni 1993-94 ad una modella d’eccezione, Carol Alt. Anche a lei fu dedicato un modello personalizzato: Carol 853.
Persol atterra in Russia
Grazie ad un accordo con la compagnia di bandiera sovietica, Persol diviene l’occhiale ufficiale degli equipaggi Aeroflot, mentre continua il sodalizio e la grande tradizione che lega Persol al mondo dell’aeronautica italiana: i piloti della Pattuglia Acrobatica dell’Aviazione, le “Freccie Tricolori”, li utilizzano infatti in questi anni.
Un grande successo italiano, ormai senza confini
Nel 1991 a Los Angeles, nella mitica e esclusivissima Rodeo Drive a Beverly Hills nasce la prima boutique Persol a dimostrazione delle preferenze di un pubblico sempre più vasto.
Nel 1994 Persol è diffuso in 40 Paesi nel mondo e venduto in 3.500 punti vendita in Italia e in oltre 12.000 nel resto del mondo, ed è solo l’inizio. Il suo successo è indiscutibile e per la raffinatezza dei modelli proposti, sempre al passo con i tempi, viene scelto per le campagne pubblicitarie di grandi marchi del mondo della moda.
Persol e Luxottica Group
Nell’Aprile del 1995 il Gruppo Luxottica, leader mondiale del settore, acquisisce il marchio Persol e ne fa un vero e proprio successo internazionale. Persol diventa così uno dei marchi più importanti del panorama dell’occhialeria mondiale, pur conservando le proprie radici e la propria fedeltà alla tradizione e alla qualità: Luxottica continuerà infatti a produrre i Persol nella storica fabbrica di Lauriano (Torino) ove sono a tutt’oggi realizzati con la stessa attenzione e cura dedicata ai Persol delle origini.
I grandi testimonial
Persol ha talvolta affidato la propria immagine a testimonial d’eccezione: dai già citati Ornella Muti, Jean Alesi, Alberto Tomba e Carol Alt agli straordinari Maria Grazia Cucinotta e Alessandro Del Piero (testimonial Persol negli anni 1998-99) per arrivare a un altro personaggio sportivo, Filippo Inzaghi (testimonial della campagna 2004): grandi nomi che hanno preferito la leggenda Persol e ne hanno saputo interpretare, con eleganza ed originalità, tutto lo stile ed il carattere.
Persol e il cinema: una storia d’amore davvero speciale
Moltissimi sono i personaggi famosi che, nel corso degli anni, hanno scelto Persol e la sua qualità, divenendo testimonial silenziosi e spontanei del marchio: grandi sportivi, nomi di spicco dell’imprenditoria internazionale e, soprattutto, indiscusse celebrità del mondo del cinema, l’ambito privilegiato di Persol. Protagonisti di molti film, i modelli Persol vestono infatti gli sguardi di grandi nomi del cinema internazionale che hanno scelto gli occhiali da sole italiani per eccellenza non solo sui set cinematografici, ma anche nella vita di tutti i giorni: una lunga “filmografia” iniziata negli anni ’60 che cresce e continua tuttora, una storia d’amore davvero magica e speciale tra Persol e il cinema.
Il forte legame tra Persol e il grande schermo è rinnovato e coltivato anche attraverso la partnership con la Biennale di Venezia avviata nel 2005 in occasione della 62° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica e continuata ancora nel 2006.
Persol ha inoltre collaborato con la 23° edizione del Film Festival di Torino, sua città natale, dedicando i premi nominati Persol alla sezione Concorso Spazio Italia dedicata alla produzione italiana indipendente in pellicola o in video che rappresenta un osservatorio privilegiato sui nuovi talenti del cinema italiano

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